Cos’è
“Si usa uno specchio di vetro per guardare un viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima”
G.B. Shaw
Di quali sogni ci nutriamo? Quale sguardo li accende? E quello sguardo come matura in noi?
Dynamis – Il luogo del pensiero propone un evento a più tinte che, a partire dalle arti visive, fotografa in modo nitido i contorni sfumati di una forza che muove il mondo: il Desiderio.
Forme del Desiderio è un’esposizione artistica e letteraria; un concorso per giovani artisti; una rassegna, a febbraio 2020, durante la quale si svolgeranno incontri e dibattiti con ospiti di rilievo provenienti da più ambiti del sapere.
L’evento sarà ospitato da PHOS – Centro Polifunzionale per la Fotografia e le Arti Visive, punto di incontro nel cuore di Torino per chiunque si interessi al mondo dell’immagine.
Le opere che faranno parte dell’esposizione saranno selezionate attraverso un concorso, con bando in vigore tra giugno 2019 e gennaio 2020, e valutate da una giuria composta da personaggi conosciuti del panorama artistico torinese: l’occasione, per giovani talenti, di portare alla luce il proprio lavoro e allargare il proprio orizzonte partecipando ad un evento di ampio respiro; l’opportunità di scoprire artisti in erba e ascoltare studiosi affermati; la possibilità di premiare l’artista vincitore con un catalogo personale durante la serata di chiusura.
Forme del Desiderio è una proposta che stimola la ricerca su ciò che di più profondo anima i sogni che ci realizzano, per riscoprire le potenzialità e le aspirazioni che muovono ciascuno di noi. È un’esperienza all’insegna dell’interdisciplinarità, elemento caratterizzante delle attività di Dynamis. È la possibilità di disegnare, con parole e immagini, quel che si cela dietro le finestre accese dei nostri desideri.
La Rassegna
Attraverso le polifonie dell’arte contemporanea, nell’intreccio dei segni di testo e pensiero, il gallerista Guido Costa e il semiologo Ugo Volli inaugurano la rassegna di incontri ‘Forme del Desiderio’.
I relatori: Ugo Volli, semiologo, ha insegnato presso le Università di Milano e Bologna, dal 2000 professore ordinario di Semiotica del testo presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e di Filosofia della comunicazione. Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione e vicedirettore alla ricerca del Dipartimento di Filosofia e scienze dell’Educazione.
Attraverso le polifonie dell’arte contemporanea, nell’intreccio dei segni di testo e pensiero, il gallerista Guido Costa e il semiologo Ugo Volli inaugurano la rassegna di incontri ‘Forme del Desiderio’.
I relatori: Ugo Volli, semiologo, ha insegnato presso le Università di Milano e Bologna, dal 2000 professore ordinario di Semiotica del testo presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e di Filosofia della comunicazione. Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione e vicedirettore alla ricerca del Dipartimento di Filosofia e scienze dell’Educazione.
Guido Costa è gallerista e proprietario della galleria Guidocosta Projects, che si occupa di fotografia, video, scultura, performance e arte installativa, con particolare attenzione alla creatività degli ultimi tre decenni. Tutti gli artisti della galleria sono rappresentati in esclusiva per l’Italia e, in alcuni casi per l’intera Europa, o a livello mondiale.
Esiste un ritmo del nostro Desiderio? Quale suono può avere la sete dei sensi, la sete di Dio?
Il giornalista Orlando Perera, critico musicale e storico volto della Rai, ci guida all’ascolto delle ғᴏʀᴍᴇ ᴅᴇʟ ᴅᴇsɪᴅᴇʀɪᴏ in musica.
Relatore:
Orlando Perera, giornalista e responsabile della redazione cultura della Rai a Torino, si è occupato dei servizi sui maggiori festival europei di musica come Salisburgo, Aix-en-Provence ed Edimburgo. Tra le sue pubblicazioni è da segnalare “Vivaldi: la quinta stagione”.
Cosa ha a che fare il desiderio con un testo scritto? Quale desiderio ci spinge a scrivere un romanzo, una lettera o una pagina di diario?
Relatori:
Gian Luigi Beccaria è professore emerito, ha insegnato presso l’Università degli Studi di Torino dal 1970 al 2005. Tra i più noti linguisti italiani, ha diretto il Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica per Einaudi ed è autore di numerosi studi sulla lingua e la letteratura italiana, sui linguaggi in via di sparizione nonché di vari saggi divulgativi.
Membro dell’Accademia della Crusca, dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia dei Lincei, collabora con numerosi periodici, riviste e quotidiani.
Gustavo Zagrebelsky è stato giudice costituzionale dal 1995 al 2004. Attualmente è docente di Diritto Costituzionale e Teoria generale del Diritto Pubblico presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Torino, docente presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli e docente di Elementi di Diritto presso l’Università Vita-San Raffaele di Milano.
Collabora con alcuni dei più importanti quotidiani italiani, è socio corrispondente dell’Accademia nazionale dei Lincei ed è Presidente onorario dell’associazione Libertà e Giustizia e Presidente di Biennale Democrazia.