Loading

Jean Sibelius: quando la musica è intrisa di patriottismo

Finlandia (op. 26 n. 7) è il poema sinfonico più celebre di tutta la produzione del compositore finlandese Jean Sibelius e fu composto nel 1899 per celebrare l’afflato di indipendenza del Granducato di Finlandia dalla Russia.

Vista l’importanza della circostanza in cui fu scritto, il poema divenne un simbolo dell’irredentismo nazionale. Si tratta infatti di un brano che illustra il risveglio crescente del sentimento irredentista dell’intero popolo finnico, sottoposto al giogo imperialista della Russia.

Ad oggi viene considerato il secondo inno nazionale della Finlandia.

Sibelius volle comporre qualcosa di classico e facilmente riconoscibile ai Finlandesi, ma allo stesso tempo non volle creare una danza popolare.

Il suo genio permise di intrecciare qualcosa di patriottico alla sua identità personale di compositore.

Il primo titolo che venne dato alla composizione fu Il risveglio della Finlandia, ma fu considerato negativo dai Russi che ne vietarono le rappresentazioni in pubblico.

Sibelius quindi cambiò più volte il nome della composizione per permettere che la stessa potesse venire suonata: Marcia corale scandinava, Impromptu, Pensieri felici durante il risveglio (della Finlandia).

Nel poema sinfonico, Sibelius ha permesso a ogni gruppo orchestrale di farsi riconoscere e di brillare singolarmente, per poi unirsi e finire insieme in una spettacolare esplosione melodica.

E, come in ogni poema sinfonico, il significato (extra-musicale) del brano permette allo stesso di darne la forma musicale.

Il poema si compone di un unico movimento suddiviso in diverse sezioni.

La sezione iniziale, di grande impatto fonico, con gli ottoni che dominano con toni cupi e impetuosi, rappresenta l’oppressione zarista e l’impero russo.

Segue una sezione più ritmica e solenne, un vero e proprio corale, quasi una preghiera che rivolge alla speranza l’ultimo sguardo supplice: speranza in una resistenza e in una ribellione che dovrebbe riequilibrare le sorti dopo l’annessione.

Il brano poi diventa ben presto più forte, frenetico ma soprattutto pieno di passione: rappresenta il popolo finlandese che si riprende la propria libertà.

La tensione accumulata si risolve quando la sezione dei legni introduce un inno, quasi divino.

Sibelius annotò sulla partitura una descrizione poetica degli antichi paesaggi finlandesi di fianco a questa sezione.

Il brano si conclude dunque in modo trionfale: una bella, lenta melodia in seguito divenuta molto famosa e ribattezzata Finlandia-hymni.

L’opera sibeliana ben rappresenta come la musica non sia mai estranea al contesto in cui viene composta e, pertanto, può rendersi portatrice dei più disparati messaggi, anche politici.

A tal proposito, infatti, si dice che l’opera di Sibelius abbia fatto per l’indipendenza finlandese più di migliaia di discorsi e pamphlet.

Dynamis – Il luogo del pensiero è un progetto culturale che nasce a Torino nel 2016 su iniziativa di un gruppo di giovani studiosi, uniti dalla fiducia nella cultura e nel pensiero come efficaci strumenti di lettura della contemporaneità.