Tantissimi conoscono l’Adagio di Albinoni, essendo stato utilizzato in decine di film, centinaia di concerti, migliaia di spot pubblicitari ed essendo stato sottoposto ad innumerevoli arrangiamenti (addirittura Lara Fabian ne trasse una canzone, Adagio, anch’essa oggetto di cover).
Eppure, nonostante la celebrità del brano, ben pochi sanno che si tratta di un falso.
Noto anche come «Adagio di Albinoni», l’Adagio in Sol minore è una famosissima composizione musicale “neobarocca” scritta nel 1945 e pubblicata nel 1958 dal musicologo Remo Giazotto, il quale dichiarò di essersi limitato a “ricostruire” l’Adagio sulla base di una serie di frammenti di Tomaso Albinoni (compositore e violinista veneziano vissuto a cavallo tra la seconda metà del XVII secolo e la prima metà del XVIII secolo), i quali sarebbero stati ritrovati tra le macerie della Biblioteca di Stato di Dresda – l’unica biblioteca a possedere partiture autografe albinoniane – in seguito al bombardamento della città avvenuto durante la Seconda Guerra Mondiale.
I frammenti sarebbero stati parte di un movimento lento di sonata in sol minore per archi e organo, di cui purtroppo mai si sono avute certezze concrete.
In verità, a partire dal 1998, anno della morte di Remo Giazotto, fu appurato che l’Adagio era un lavoro interamente originale di quest’ultimo, dal momento che nessun frammento di notazione o registrazione è stato mai trovato in possesso della Biblioteca Nazionale Sassone.
Ciononostante, la composizione ebbe notevole fortuna, essendo stata riproposta in periodi diversi ed in contesti musicali variegati.
Tra le tante riproposizioni, infatti, possiamo ricordare la registrazione dell’Adagio da parte del chitarrista Dominic Miller, musicista di origini argentine conosciuto per i suoi tour con Sting.
Inoltre, nella seconda metà degli anni ’60, il cantautore austriaco Udo Jürgens lo riprese in una versione molto interessante, così come i The Doors, i quali hanno reinterpretato questa composizione all’interno dell’album An American Prayer, nel 1978, con i brani A Feast Of Friends e Ghost Song. Il gruppo ha inoltre usato l’Adagio come base musicale per la poesia The Severed Garden, recitata nella scena finale del film The Doors di Oliver Stone.
Infine, il gruppo rock progressive Renaissance ne ha inserito una versione intitolata Cold Is Being nell’album Turn Of The Cards (1974).
Non manco l’impiego della composizione di Giazotto nemmeno in contesti politici: l’Adagio, infatti, venne eseguito nel 1984 nel corso dei funerali di Enrico Berlinguer, durante la commemorazione in Piazza San Giovanni a Roma, nonché durante i funerali di Margaret Thatcher nel 2013.