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Sulla cresta della micro-onda

Nella storia sono avvenuti numerosi cambiamenti nel modo in cui cuciniamo il cibo, partendo dalla primitiva fiamma sono nati i più disparati modi di cucinare. Nel ‘900 è apparso un nuovo strumento per la cucina che ha rivoluzionato il modo di mangiare di innumerevoli persone e lo ha fatto in una maniera incredibilmente veloce per una nuova tecnologia; stiamo parlando del microonde.

Ormai si trova nelle case della maggior parte delle persone in occidente e anche nel resto del mondo si sta diffondendo sempre più grazie alle sue dimensioni ridotte, alla facilità d’uso e alla flessibilità, ma quando è nato? Quali accurati studi hanno portato alla sua invenzione? Come spesso accade è stato un eureka accidentale.

Nel 1946 Percy Spencer, ingegnere del Maine (USA), stava lavorando alla Raytheon.

Un’azienda di cibo? Forse di nuovi elettrodomestici? Niente di tutto questo, è una delle aziende più importanti della difesa militare!

 
Era considerato il loro ingegnere di punta, quello da chiamare per risolvere problemi. Lavorò su numerosi progetti: dai miglioramenti per la radio al modo di produrre in massa i radar. Quel giorno fatidico stava lavorando con un magnetron dei radar, si tratta di un tubo a vuoto che crea le onde elettromagnetiche vibranti usate nei radar per trovare gli oggetti nello spazio, come il sonar dei pipistrelli.

 

Mentre stava lavorando mise una mano in tasca e… trovò quello che lui definì “Un pasticcio viscido e appiccicoso “. Era ciò che rimaneva della barretta alle arachidi che portava sempre con sé, come racconta suo nipote, Rod Spencer.

Ovviamente, come per tutte le grandi storie, esistono molte versioni che si diffusero attraverso i giornali sulla scoperta, molti raccontarono che fosse una barretta di cioccolato ma lo stesso Percy ci tenne a precisare che fosse di arachidi e non solo perché la trovava più buona. Il cioccolato fonde con estrema facilità e non avrebbe collegato le cose in quel caso!

Ovviamente si mise subito a fare esperimenti: Provò inizialmente con un uovo, un suo collega scettico diede un’occhiata pensando che non accadesse nulla ma si ritrovò tutta la faccia ricoperta dai resti dell’uovo esploso! Provò anche con i chicchi di mais e subito questi divennero popcorn, giusto in tempo per festeggiare la sua scoperta, un gustoso eureka!

Di lì a due anni nacque il primo microonde, il RadaRange, un forno delle dimensioni di un frigorifero, dall’aspetto degno dell’era atomica e dal considerevole prezzo di 4000-5000 $ dell’epoca!

Nonostante fosse un genio indiscusso di ingegneria non capiva molto di mercato e divenne uno dei più grandi flop commerciali della Raython. Questo modello non era solo più ingombrante e lento ad accendersi di quelli attuali ma anche molto più potente, una patata veniva cotta in 30 secondi.

Ci vorranno ancora 20 anni prima che ottenga la forma compatta che conosciamo, prima di allora verrà usato solo sulle navi e in alcuni ristoranti. All’epoca l’idea che qualcosa di tecnologico, potesse essere dannoso, come era accaduto con i raggi x, non era concepibile ai più. Nonostante gli attuali forni a microonde siano sicuri, se la potenza è troppo grande e non c’è una schermatura adatta possono provocare danni alla salute

Suo nipote Rod racconta che suo nonno non era interessato alla sua sicurezza ma solo a capire come funzionassero le cose. Era una persona rumorosa e un po’ folle, qualsiasi cosa sconosciuta era una sfida personale. La cosa più divertente che ci racconta è il motivo per cui avesse una barretta di arachidi in tasca.

“Amava la natura per via della sua infanzia nel Maine, in particolare i suoi piccoli amici gli scoiattoli e i chipmunks per cui portava sempre con sé una barretta di arachidi in tasca da potergli dare durante il pranzo”

Alle volte anche un piccolo roditore può portare ad una grande scoperta, eureka!

A.R.

 

 

Dynamis – Il luogo del pensiero è un progetto culturale che nasce a Torino nel 2016 su iniziativa di un gruppo di giovani studiosi, uniti dalla fiducia nella cultura e nel pensiero come efficaci strumenti di lettura della contemporaneità.