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Una vela per orizzonti lontani

 

Le guerre sono parte integrante della nostra storia, così come la paura delle loro conseguenze. Col passare dei secoli l’uomo ha sviluppato armi sempre più pericolose, desiderando sempre un’arma più potente, più catastrofica.

 

Il terrore totale nasce con le armi nucleari, in grado non solo di uccidere una miriade di persone, di

 

radere al suolo città e cambiare il paesaggio ma anche di rendere inabitabile una porzione di terra i per decenni a seguire. Solo in quel momento è sorto un vero moto di orrore, una ribellione interio

 

re a qualcosa di troppo grave per poter essere accettata.

 

Durante la Guerra fredda questa paura portò l’effetto opposto, la ricerca nel campo delle armi nucleari e l’aumento dei missili.

 

Nel 1963, finalmente, diminuì il riarmo nucleare grazie al  Trattato sulla messa al bando parziale degli esperimenti nucleari.

 

Un clima di sfiducia perdurava, infatti negli U.S.A. progettarono e lanciarono i satelliti Vela (dallo spagnolo velar, guardare). Queste sentinelle osservavano la Luna e lo spazio. Come mai guardare così lontano? Il trattato vietava gli esperimenti nell’atmosfera, nello spazio e sott’acqua (ma non sottoterra, omissione voluta) e gli americani temevano che i russi riuscissero ad arrivare a fare dei test nucleari sulla faccia oscura della Luna.

 

Dobbiamo ringraziare la mancanza di fiducia dell’uomo e una delle armi più terribili della storia per l’Eureka! di questo articolo.

 

Il 2 luglio 1967 le sentinelle nucleari registrano qualcosa, una breve ma intensa emissione di raggi gamma (Ho sentito come una perturbazione nella forza cit. Obi-Wan Kenobi).

 

Ovviamente si scatena subito la caccia all’uomo, o meglio, alla esplosione. Chi è stato?

Per fortuna i precisi strumenti riescono a sventare subito il rischio di ripercussioni diplomatiche e militari, il segnale viene da molto lontano, oltre la Luna, oltre i confini del nostro sistema solare.

 

Nonostante ciò non si sapesse da dove provenissero, nell’arco degli anni i satelliti Vela raccoglieranno altri segnali, senza però comprenderne l’origine. Il mistero ha affascinato in molti, ci sono state accuse di report segreti dell’esercito americano (nonostante i dati fossero pubblici, furono raccolti e pubblicati solo nel 1973), complottismi su messaggi alieni e gli scienziati si scervellavano per capirne la provenienza.

 

Sarà con il satellite europeo Beppo-SAX che avremo maggiori notizie nel 1997.

 

Questi lampi di raggi gamma nascono a miliardi di anni luce e sono le sorgenti più potenti che conosciamo, dalle 10 alle 100 volte più potenti di una supernova.

 

Secondo le teorie correnti sono generate dall’accrescimento di materia su un buco nero, ma in realtà ancora molto è incerto, ma una cosa la sappiamo: gli occhi che dovevano guardare le piccole esplosioni causate dalle guerre umane hanno visto le grandi esplosioni ai margini dell’universo, rivoluzionando la nostra conoscenza dello spazio. Eureka!

 

A.R.

Dynamis – Il luogo del pensiero è un progetto culturale che nasce a Torino nel 2016 su iniziativa di un gruppo di giovani studiosi, uniti dalla fiducia nella cultura e nel pensiero come efficaci strumenti di lettura della contemporaneità.